Quasi contemporaneamente all'Ordine Dorico, con qualche decennio di ritardo intorno al VI sec. a.C., si sviluppa in Grecia l'Ordine Ionico. La sua origine è orientale, gli Ioni in Asia Minore avevano fondato le grandi e importanti colonie di Miléto, Efeso e Smirne e i continui contatti con le popolazioni del vicino oriente avevano sviluppato in loro un gusto ed una espressività diversa da quella dorica.
L'Ordine Ionico si estende anche alle principali isole egee, all'Attica e addirittura alla lontana Magna Grecia.
Se la "massiccia" colonna dorica è paragonata alla potenza del corpo maschile, analogamente quella ionica è associata alla slanciata figura femminile.
L'altezza complessiva della colonna è pari a 8 o 9 volte il modulo e l'intercolunnio può variare tra i 2 moduli e i 2 moduli e 1/4 (per la dorica avevamo invece la colonna 6 o 7 volte il modulo e l'intercolunnio pari a 2 moduli!). Rispetto al dorico ai piedi della colonna compare la base che venne paragonata da Vitruvio ad "una garbata calzatura femminile", è formata da tre modanature sovrapposte (due tori con al centro una scòzia).
Il fusto della colonna è meno rastremato di quello dorico, non ha entasi ed è solcato da almeno 24 scanalature non a spigoli vivi come quelle delle colonne doriche, ma smussate.
L'elemento che più si distingue dall'Ordine Dorico è comunque il capitello.
E' composto da un elemento centrale decorato, echino, con ai fianchi due morbide volùte, il tutto sovrastato da un abaco di spessore inferiore rispetto a quello dorico.
L'architrave è ripartito in tre fasce leggermente aggettanti, il fregio è continuo (non si succedono triglifi e metope come nel dorico).
particolare del capitello
A. Blouet, A. Poirot ipotesi di ricostruzione dell'ordine ionico (china acquerellata)
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