L'arte Egizia è uno dei fenomeni più irripetibili in tutto la storia dell'uomo.
Ha saputo conservare caratteristiche proprie per circa tre millenni, rimanendo praticamente indifferente ad influenze esterne.
Questo può essere spiegato sia con l'isolamento culturale che la cultura Egizia ha mantenuto con il vicino Oriente, sia per lo stretto legame tra arte e religione. La religione degli antichi egizi condiziona la vita quotidiana di tutti, faraoni compresi, e l'arte presenta dunque finalità soprattutto religiose.
ARCHITETTURA SEPOLCRALE
ARCHITETTURA SEPOLCRALE
Gli esempi più antichi di costruzione egizia sono le MASTABE, tombe monumentali risalenti al 2800 - 2600 a.C. erano riunite in necropoli e si compone di una prima parte sotterranea, il sepolcro vero e proprio, e una seconda in superficie che accoglieva le camere per le preghiere.
Alla fine del 2000 a.C. per il Faraone e i suoi familiari si iniziano a costruire le PIRAMIDI.
Inizialmente altro non sono che la sovrapposizione di più mastabe.
Le piramidi a gradoni hanno come evoluzione la piramide a facce lisce.
La più grande è quella che il faraone Cheope si fece costruire a El Giza presso Il Cairo.
ARCHITETTURA SACRA
Il TEMPIO oltre ad assolvere ad un fine religioso, rappresenta un luogo di accentramento e di gestione del potere economico.Non sono luoghi di preghiera, né di predicazione, rappresentano l'abitazione terrena degli dei e hanno la funzione di "conservazione del succedersi della creazione".
Presenta quattro elementi ricorrenti.
- il pilòne (ingresso monumentale)
- il cortile (quasi sempre colonnato)
- la sala ipostila (con copertura piana e sorretta da colonne)
- il santuario (contenente la statua del Dio)
Tempio di Amon a Karnak
PALAZZI ED EDIFICI CIVILI
Ci sono rimasti solo pochissimi resti perché costruiti con materiali poveri e facilmente deperibili, legno e mattoni. Ciò anche a seguito delle concezioni egizie che vedevano l'architettura civile destinata a scomparire come gli uomini, mentre quella delle mastabe e dei templi destinata a durare in eterno come le anime.
LA PITTURA
Per gli Egizi dipingere è campìre, cioè riempire di colore, il contorno di una figura disegnata. Con la tecnica del rilievo poi, incidevano una figura su una superficie di pietra levigata.
La funzione è anch'essa religiosa e non decorativa, riservata esclusivamente ai defunti per confortarli nella vita ultraterrena.
LA SCULTURA
E' l'arte di realizzare statue a "tutto tondo", utilizzando tutti i materiali che avevano a disposizione, legno, terracotta, pietra, bronzo, oro, avorio.
A differenza della pittura che aveva necessità di rappresentare un ambiente familiare per il defunto, la scultura ha la funzione di reincarnarlo. La religione egizia non fa differenza tra realtà e rappresentazione della realtà ed ha la convinzione che la statua possa continuare a vivere dopo la morte.
SIMBOLISMO EGIZIO
TEMPIO ------------------> residenza terrena degli dei
I
I
I
V
la struttura architettonica ripropone la nascita del cosmo
I (il mondo nasce dalle acque del NUM;
I dall'orizzonte sulle acque emerge una collina di sabbia su cui si posò
I il creatore Dio del Sole che diede origine a tutti le altre divinità)
I
I
V
- è circondato da fossati ------> acque del NUM
- piramide ------> collina sabbiosa
- punta della piramide dorata ------> Dio Sole
- all'interno soffitto azzurro ------> cielo
- geroglifici decorativi ------> ruolo magico perché decifrabili da pochissimi
PITTURA
I
I---------------> ha il ruolo di rappresentare temi religiosi
I
I---------------> ha un preciso CODICE ---------- precisi e prescritti rapporti proporzionali
rigida simbologia
- figure stilizzate e bidimensionali
- disposte su di un'unica linea e per fasce
- uso di colori vivaci
- linee di contorno evidenziate dal colore nero e spesso incise
- segue un CANONE (rigorosa adesione alla proporzione tra le parti, viene
utilizzata una griglia quadrettata)
- semplificazione (forme quasi geometriche)
- uso di colori simbolici: bianco/felicità
nero/rinascita
verde/vita
azzurro/aria
giallo/immortalità
rosso/malvagità
Pitture dalle tombe di Beni Hasan, ca 2000 a.C.
Pitture dalla tomba di Nebamon ca 1400 a.C.
Londra, British Museum
Pittura dalla tomba di Nefertari, 1298-1235 a.C.
Valle delle Regine
SCULTURA
Utilizzata per statue e bassorilievi, sempre legate alla religione, infatti erano collocate nelle camere funerarie e nei templi.
L'impostazione è frontale e simmetrica e comunica sacralità, solidità e sicurezza.
I materiali utilizzati erano vari grazie all'abbondanza di materie prime locali: calcare, granito, basalto, alabastro. Le statue erano poi dipinte interamente o in alcuni dettagli, con tinte vivaci ricavate dalla macinazione di pietre diluita con acqua, resine, cera d'api e albume d'uovo. Erano poi presenti pietre e lamine d'oro incastonate.
LA RAPPRESENTAZIONE DELLO SPAZIO
Segue precise regole di rappresentazione
registri-----------> fasce sovrapposte sulle quali si allineano le figure disposte su un'unica
linea di base, così da rappresentare lo spazio più vicino in basso e
gradualmente verso l'alto cose e oggetti più lontani
piani e figure separate ---------> lo spazio viene descritto per accostamenti senza aderire
all'esatto valore della distanza tra oggetti e persone
Esempio di pittura a fasce o registri
Tomba di Nebamon ca 1400 a.C.
Londra, British Museum
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